Bologna: contro la criminalizzazione del dissenso, contro il governo che reprime gli studenti

Bologna -

A fronte della violenta repressione del dissenso contro le piazze in sostegno al popolo palestinese, riteniamo sacrosanta la risposta studentesca portata per le strade del centro di Bologna venerdì pomeriggio.

Riteniamo gravissima la criminalizzazione di chi oggi viene accusato di “violenza” per aver denunciato con forza la complicità dell’attuale governo col genocidio portato avanti da Israele e con il moltiplicarsi degli scenari bellici.

Vogliono tentare di impaurire le nuove generazioni che stanno rompendo il lunghissimo torpore sociale e politico che ha caratterizzato, negativamente, il nostro paese in Europa.

La vera violenza è quella delle manganellate, delle sanzioni disciplinari contro le rappresentanze studentesche, delle circolari ministeriali che invitano i presidi a denunciare chi occupa una scuola, ma anche l’ennesima controriforma a firma del Ministro Valditara.

È la stessa violenza e repressione che affrontiamo come lavoratrici e lavoratori, nello sgombero dei presidi di lotta davanti a fabbriche e magazzini, nei picchetti antisfratto, negli omicidi sul lavoro, nella negazione di diritti contrattuali e sindacali.

Nella mobilitazione e reazione studentesca vediamo quella parte di Paese che non solo non è d’accordo con le scelte guerrafondaie ma non crede più alle bugie raccontate dai media e al teatrino della politica istituzionale.

Un Paese in grande sofferenza per le condizioni economiche che continuano a peggiorare e che è stanco di sopportare precarietà, bassi salari e aumento delle povertà.

È una generazione di nuovi resistenti contro la barbarie delle guerre e contro il genocidio del popolo palestinese ma anche contro lo sfruttamento e la precarietà che stanno segnando le loro vite.

Legare la protesta dei lavoratori e lavoratrici a quella degli studenti ha permesso nel passato del nostro Paese di costruire grandi stagioni di speranza e di avanzamento.

Ci batteremo con estrema determinazione per la caduta del governo Meloni, artefice di queste politiche ferocemente repressive di ogni istanza sociale, di ogni lotta.

Siamo solidali a OSA e al Collettivo Interscolastico che hanno dato una lezione di dignità a chi pensa di poter ridurre al silenzio ogni opposizione sociale alle politiche di guerra, di sfruttamento e di massacro sociale promosse dal governo Meloni.

 

USB Bologna