Dopo il licenziamento avvenuto a marzo nei confronti di una nostra iscritta del punto vendita di Corticella ed altri nell’anno passato, apprendiamo del licenziamento di un’altra lavoratrice alle “Piazze” di Castel Maggiore.  

Non solo licenziamenti, ma anche tanti provvedimenti disciplinari con sospensioni pesanti, segnalazioni di pressioni psicologiche, ricatti e angherie di ogni genere che le lavoratrici e i lavoratori subiscono quotidianamente. Ricordiamo il trasferimento discriminatorio subito da una nostra Rsa del punto vendita di “San Ruffillo”.

Come Usb denunciamo questo inaccettabile atteggiamento repressivo che sta diventando la prassi quotidiana all’interno dei punti vendita della cooperativa e che spesso viene usato per fare piazza pulita di persone considerate “scomode”, lavoratrici e lavoratori con un contratto da 37 ore.

Una Cooperativa che fonda la propria etica su principi cardine come: libertà, democrazia, giustizia sociale e solidarietà ma che nei fatti prende a schiaffi questi valori perseguendo la strada di comportamenti vessatori finanche arrivare a licenziamenti ingiustificati e discriminatori.

Non possiamo sempre sperare che la giustizia faccia il suo corso poiché, molto spesso, si incappa in cause che nei vari gradi di giudizio hanno tempi molto lunghi rischiando così di far cadere i lavoratori in una condizione economica e sociale disastrosa.

Occorre unire le forze per contrastare una politica scellerata che diffonde un sentimento di paura e tende a sottomettere lavoratrici e lavoratori ad accettare anche condizioni di lavoro peggiorative.

Esprimiamo, pertanto, tutta la nostra solidarietà alle colleghe e colleghi che nel corso degli anni, hanno subito questo genere di soprusi.

Per queste ragioni come USB lanciamo un appello a tutte le forze sindacali presenti in Coop Alleanza per intraprendere un percorso unitario al fine di organizzare delle iniziative di lotta comune in tutti i punti vendita dell’Area Metropolitana bolognese.

USB LAVORO PRIVATO BOLOGNA