Bologna, scuole serali: negato il diritto allo studio
Non partono i corsi serali per centinaia di studenti adulti e lavoratori
Rischiano di essere cancellati, per il momento sono "sospesi", i corsi serali essenziali per garantire il diritto allo studio di centinaia di studenti adulti e lavoratori.
Dopo l'oggettiva figuraccia dell'Ufficio scolastico provinciale con le convocazioni dalle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) ci troviamo alle prese con il mancato avvio dei corsi serali, per far partire i quali adesso si vorrebbe ricorrere all'organico Covid, cioè personale con contratti che scadranno il 30 dicembre.
Una decisione inaccettabile e immotivata: come se la questione della mancata attivazione dei corsi serali dipendesse veramente dalla carenza di docenti, mentre si tratta della scelta consapevole da parte delle Istituzioni di ridurre o non ampliare gli organici e di non fare investimenti per il bene e la salvezza della scuola pubblica.
Tutto questo si somma ai problemi da tempo ben noti: alle solite classi pollaio da trenta alunni, alla mancanza di fondi della scuola pubblica e alla mancata ristrutturazione e ampliamento di molti edifici scolastici che non consentiranno a studenti e alunni di ripartire realmente in sicurezza e rispettare il distanziamento sociale necessario (comunque necessari nonostante vaccinazioni e mascherine).
Riteniamo doveroso unirci all'allarme lanciato da studenti, dirigenti e docenti: i corsi serali sono indispensabili per l'integrazione e la piena dignità sociale di adulti che vogliono conseguire un diploma.
L’Ufficio scolastico provinciale sostiene che è “in corso di elaborazione” il piano di attivazione dei corsi serali, a questo annuncio deve seguire un concreto impegno per ripristinare urgentemente i corsi serali nella provincia di Bologna, a difesa dell'inviolabile diritto degli studenti-lavoratori di frequentare la scuola, pubblica e gratuita, sancito dalla nostra Costituzione.
USB Scuola Bologna