BOLOGNAFIERE: IL PRESIDENTE INVITATO A SOSPENDERE LA PROCEDURA DI MOBILITÀ. PER USB LE DIMISSIONI DI FRANCO BONI SONO UN ATTO DOVUTO.
Si è tenuto oggi presso la sede della Città Metropolitana l’incontro del cosiddetto Tavolo di Salvaguardia tra OO.SS., Sindaco Merola e Assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi.
Le OO.SS. dopo aver rappresentato unitariamente la necessità che i soci pubblici di BolognaFiere facessero pressioni affinché fosse ritirata la procedura di mobilità per 123 esuberi dell’ente fieristico, hanno ottenuto l’impegno del Sindaco e dell’Assessore a invitare Boni, Presidente di BolognaFiere, a “sospendere” la procedura di licenziamento.
Una sospensione ritenuta necessaria al fine di calendarizzare degli incontri utili alla discussione di un piano industriale (finora peraltro mai presentato da via Michelino) per tutto il tempo necessario ad articolare una soluzione, in analisi congiunta con le OO.SS., che possa portare alla salvaguardia dei posti di lavoro.
Come USB Lavoro Privato riteniamo che questo sia un primo parziale risultato, ottenuto soprattutto grazie alla determinata mobilitazione di tutti i lavoratori della Fiera. Riteniamo però che l’obiettivo della lotta delle lavoratrici e dei lavoratori sia ancora di là dall’essere raggiunto: solo il ritiro dei licenziamenti potrà ripristinare una condizione di confronto regolare, giacché la sospensione della procedura procrastina solo la tempistica del bagno di sangue che si prepara per i lavoratori della fiera, in prima battuta, ma che toccherà i lavoratori di tutte le società partecipate da comune e regione.
La volontà di sbarazzarsi del controllo pubblico, attraverso la svendita e la dismissione delle partecipate, è un piano nazionale del PD, che prende corpo e sostanza attraverso le varie controriforme (vedi il decreto Madia) a livello nazionale ed i piani di dismissione della Giunta Merola su quello locale.
Riteniamo che il risultato politico del tavolo di oggi metta all’ordine del giorno la necessità delle dimissioni del Presidente di BolognaFiere Boni, costretto ad un passo indietro e sfiduciato nei fatti dai soci pubblici della società da lui presieduta, messo a fare il lavoro sporco ed a gestire mediaticamente, in maniera pessima, un disegno di dismissione e precarizzazione del lavoro che viene dall’alto. Se il buongiorno si vede dal mattino, per la Giunta Merola la vicenda BolognaFiere rappresenta un pessimo inizio di giornata.
La mobilitazione dunque non si ferma, dunque. L’appuntamento è con il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiera che si terrà domattina alle 10.00 presso la sede dell’Ascom in Strada Maggiore.
Bologna 06/07/16
USB Lavoro Privato