COMUNE DI BOLOGNA: DOPO LA COMMISSIONE SULLA DISDETTA PROTOCOLLO RELAZIONI SINDACALI, PROSEGUE L'ESLCUSIONE DELLA USB DAL CONFRONTO TERRITORIALE.

Bologna -

 

Dopo una settimana di presidio in Pzza Re Enzo e di sciopero della fame, si è svolta giovedì 3 novembre la Commissione consigliare convocata per discutere della disdetta del protocollo sulle relazioni sindacali tra Comune di Bologna e USB; una discussione importante ed approfondita durata fino a sera, con la presenza dello stesso Sindaco Merola.

 

Durante la discussione, sottolineiamo con favore, che da parte dei consiglieri presenti e dello stesso Sindaco ci sia stato il pieno riconoscimento della rappresentatività e del ruolo della USB nella nostra città. Un particolare ringraziamento al consigliere Massimo Bugani e al gruppo M5S che ha richiesto e promosso la commissione stessa, sottolineando la ricchezza della nostra esperienza sindacale.

 

Ciò che invece rimane per noi inaccettabile e che è alla base della nostra esclusione che ad oggi continua, è la motivazione con la quale il Sindaco ha voluto sostenere la propria decisione: la natura di determinate iniziative di lotta, dagli interventi durante le sedute in consiglio comunale ai presidi durante le trattative.

 

Iniziative di lotta simili se non identiche a quelle organizzate da altre organizzazioni sindacali quali ad esempio la Fiom-Cgil, ed associazioni con le quali la Giunta si è ben guardata da interrompere le relazioni.

In concreto l’ accusa si basa sul fatto che alcune strutture aziendali USB hanno interrotto per 3 (tre !) volte e per breve tempo il Consiglio Comunale e di avere sostenuto un presidio di lavoratori delle coop sociali in un locale attiguo a quello dove si stava svolgendo una trattativa con USB, Cgil,Cisl e Uil (anche qui erano presenti lavoratori iscritti ad altri sindacati).

 

Ci sembra francamente un po’ poco per sostenere come ha fatto il Sindaco che la questione è il rispetto dei “principi di correttezza, buona fede e trasparenza” – contenuti nell’accordo stesso – ed anche se così fosse non si capisce perché questo vale per USB e non per le altre organizzazioni sindacali

 

Inoltre queste iniziative sindacali, considerate intollerabili, sono state promosse a fronte della totale assenza ed indisponibilità di specifici tavoli di trattativa e a fronte di precisi comportamenti, da parte di dirigenti e assessori comunali, che in alcuni casi stanno proseguendo e che riteniamo, quelli si, lesivi dei citati principi di correttezza, buona fede e trasparenza.

 

 

Una risposta indiretta la troviamo oggi sui quotidiani che raccontano di un nuovo patto sul lavoro stipulato dal Comune con le sole cgil, cisl e uil in previsione del cosiddetto “piano strategico”.

 

La verità sembra quindi essere la volontà della Giunta di proseguire nelle pratiche concertative con CGIL-CISL-UIL escludendo le voci indipendenti e per questo mal tollerate.

 

Nella speranza di essere smentiti, oggi stesso, invieremo nuovamente al Sindaco Merola una nostra richiesta di apertura di confronto sul tema delle relazioni sindacali e del protocollo, ribadendo che la USB ha sempre cercato, nel concreto, soluzioni utili alla propria funzione di tutela degli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici.

 

Bologna 8 novembre ’11

p. USB Bologna

Luigi Marinelli