COSTRUIAMO UN FRONTE UNITO CONTRO DISUGUAGLIANZA E SFRUTTAMENTO

Bologna -

Mercoledì 27 giugno, dalle ore 18.30 in Piazza dell'Unità, Bologna
COSTRUIAMO UN FRONTE UNITO CONTRO DISUGUAGLIANZA E SFRUTTAMENTO
Soumaila Sacko e Abdel Salam vivono nelle nostre lotte
INCONTRO, MUSICA E CENA SOCIALE.

- ore 18.30: presentazione del fumetto "Cronache dalle periferie dell'impero" ed esposizione di alcune tavole incentrate sulle vicende dei braccianti a Rosarno
A seguire discussione aperta con l'autrice e tutti i presenti.

- ore 19.30: musica a cura della scuola popolare di musica ivan illich e con le mondine di Bentivoglio

- ore 21.00: cena sociale
Concibò: noi portiamo sedie e tavoli, tu porta un piatto da condividere con tutti!
"più condividi, più il tuo piatto è pieno"

Invitiamo i cittadini e le cittadine, il quartiere, associazioni, comitati e comunità ad un incontro pubblico, per presentare e discutere insieme la graphic novel di Antonella Selva Cronache dalle periferie dell'impero e condividere una cena sociale.

Il ricavato contribuirà alla raccolta fondi per i familiari di Soumaila Sacko e il ritorno del suo corpo in Mali. Soumaila è bracciante e delegato USB ucciso nelle campagne di Vibo Valentia.

Con questo incontro vorremmo proporre una discussione sul regime di diseguaglianza e sfruttamento che si produce all'incrocio tra condizioni di lavoro sempre più precarie e povere, privatizzazione dei servizi di welfare e business dell'accoglienza, razzismo istituzionale gestito quotidianamente da Questure e Prefetture, nonché nelle esplicite politiche razziste e di criminalizzazione della povertà di vecchi e nuovi governi: la continuità Minniti-Salvini è esattamente il paradigma contro il quale bisognerà costruire l’opposizione nelle nostre piazze.

Questo è l'obiettivo che anima il progetto Diritti Senza Confini, che terrà un'assemblea nazionale il 1 luglio a Bologna e alla quale aderiremo.

È necessario costruire mutualismo e solidarietà tra i soggetti che tra privazione dei diritti e sfruttamento oggi subiscono l’attacco più feroce alle proprie condizioni di vita: dai lavoratori ai disoccupati, dagli inquilini Acer ai migranti che vivono e lavorano nel territorio o che nei centri aspettano un permesso umanitario.

A chi lotta per i diritti, per una società più giusta ed equa serve un'alleanza sociale.