Curiamo la scuola! 25 Settembre Sciopero Presidio Prefettura di Bologna Piazza Roosevelt
"Curiamo la scuola" è la parola d'ordine di chi vuole una scuola sicura e in presenza. Forze studentesche e sindacali hanno lanciato due giorni di scioperi e mobilitazioni per il 24 e 25 settembre.
USB, Unicobas, Cub, Cobas Sardegna, OSA e Noi Restiamo risponderanno agli attacchi al diritto di sciopero aumentati negli ultimi giorni - non ultimo quello del garante Giuseppe Santoro Passarelli che riconosce la fondatezza della mobilitazione dei lavoratori ma ne chiede comunque la precettazione.
Una mobilitazione che coinvolgerà studenti medi e universitari, lavoratrici e lavoratori della scuola statale, dei servizi educativi e scolastici comunali e in appalto alle cooperative e associazioni, del trasporto pubblico comprese le biglietterie.
Classi pollaio, mancanza di banchi e di DPI, decine di migliaia di cattedre vuote, insegnanti precari ancora in attesa di essere chiamati, personale ATA insufficiente rispetto ai nuovi compiti, dirigenti obbligati ai salti mortali per aprire i singoli istituti e costretti a sospendere o ridurre le ore di lezione a causa della mancanza di insegnanti.
A farne le spese sono anche gli studenti, mettendo a rischio ogni mattina la loro salute e delle loro famiglie e rischiando di tornare alla didattica a distanza, un metodo antipedagogico da rifiutare che acuisce le già enormi disuguaglianze fra gli studenti.
Anche l'Università è arrivata impreparata per garantire il diritto allo studio. Il numero chiuso è ancora predominante, nonostante la pandemia ne abbia dimostrato l'inutilità e la dannosità, e le logiche del profitto continuano a farla da padrona. Chiaro esempio la Bologna Business School che ha ripreso le lezioni prima e totalmente in presenza, usando gli spazi della Fiera, mentre l'UniBo terrà in DAD decine di migliaia di studenti che vedranno il loro diritto allo studio fortemente limitato. L'Università e la Ricerca che servono e che pretendiamo sono pubbliche, accessibili ed estranee alle attuali logiche privatistiche.
Senza contare il problema degli autobus affollati per la mancanza di investimenti per potenziare il trasporto pubblico. Governo e Giunta regionale Bonaccini hanno scelto di derogare alle precedenti norme anticovid aumentando all'80% (nominale) la capienza dei passeggeri. Contro la mancanza di adeguate misure di sicurezza, contro la gestione del trasporto pubblico che scarica su lavoratori e utenti i costi dell'emergenza, anche le lavoratrici e lavoratori di Tper e delle biglietterie sciopereranno il 25 settembre dalle 11.30 alle 15.30.
Sono le conseguenze di chi ha voluto la riapertura a tutti i costi, dimenticando di predisporre condizioni di sicurezza, di agibilità e di funzionalità all’intero sistema dell’istruzione, dai servizi per l’infanzia alle scuole superiori.
Chiunque abbia a cuore il diritto all'istruzione e alla salute dei lavoratori, degli studenti e delle famiglie si ritroverà in presidio venerdì 25 settembre alle ore 9.30 di fronte alla Prefettura di Bologna.