Delbono si dimette:
Giunta e maggioranza approvino subito in Bilancio provvedimenti a favore di lavoratori e ceti popolari.
Arrivano le dimissioni da Sindaco di Delbono, dimissioni dovute che arrivano a seguito delle inchieste che hanno messo in evidenza una parte di quella gestione privatistico-affaristica del bene pubblico presente nel nostro territorio. Il sistema affaristico e privatistico della cosa pubblica che sta emergendo in queste settimane, che tira doppiamente in causa il governo del Comune e della Regione, non si cancella certo con le dimissioni di Delbono. Dimissioni che tanto addolorano i poteri forti e speculativi di questa città che già si stanno stracciando le vesti, come ad esempio l’ASCOM per voce del suo presidente Postacchini. Queste dimissioni sono state date troppo in ritardo determinando così la possibilità di un lungo commissariamento del Comune e che, per questo, fanno rischiare ulteriori e serie conseguenze per i lavoratori e i ceti popolari in generale. Tutto ciò avviene in un contesto dove il welfare cittadino, devoluto ai quartieri, è stato frantumato e dove si dovrebbe urgentemente intervenire: l’incoscienza degli amministratori coinvolti in questo sistema è doppiamente odiosa, a partire dalle responsabilità del Sindaco e dall’Assessore alle Politiche Sociali Lazzaroni, perché acuisce la fatica di tanti cittadini in difficoltà quotidiana a mantenere livelli minimi di dignità di vita per se e le proprie famiglie. Chiediamo alla Giunta e consiglieri di maggioranza un orgoglioso slancio di dignità politica perché approvino serie misure anticrisi come l’assunzione del precariato, il sostegno al reddito ai lavoratori colpiti dalla crisi, il blocco degli sfratti, e tutto questo prima di abbandonare i loro scranni. Chiediamo quindi immediate mofdifiche al bilancio perché a rimetterci per responsabilità di altri non siano i soliti noti: lavoratori, precari, disoccupati, pensionati.
Bologna 25 gennaio 2010
p. RdB/CUB Bologna Massimo Betti