Dichiarazione dello stato di agitazione USB VVF Parma

Parma -

La scrivente O.S. con la presente, proclama lo stato di agitazione sindacale nel Comando di Parma e chiede la formale attivazione nei tempi di legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie di cui alla legge in oggetto. La scrivente O.S. si riserva, altresì, di promuovere lo sciopero provinciale della categoria, nel caso in cui la procedura di raffreddamento prevista non dovesse avere un esito positivo.

 Le motivazioni che determinano il contenzioso sono le seguenti:

  • Pochi riscontri e spesso molto vaghi e per niente esaustivi da parte del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Parma alle note sindacali inviate dalla scrivente O.S., ivi compreso la mancanza della fase d’informazione e concertazione dettati dall’articolo 33 del DPR 7 maggio 2008 e la difficoltà di accesso agli atti da parte della scrivente O.S.;
  • La scrivente O.S., sin dai primi momenti dell’emergenza Sars-Cov-2(COVID19), si è mostrata disponibile a collaborare con questo Comando Provinciale per affrontare e superare al meglio una situazione nuova e altamente pericolosa; ha continuato a intervenire in modo costruttivo con senso del dovere e responsabilità verso tutti i lavoratori riscontrando chiusure, incomprensibili, da parte di chi dovrebbe impartire le direttive mirate alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Le misure fin qui adottate da questo Comando (ottenute con estrema difficoltà e azioni sindacali) risultano ancora scarse e inefficaci, talvolta viziate da non completo recepimento delle direttive nazionali al riguardo; mantenendo, nonostante la procedura di conciliazione di 13 Luglio scorso, una linea lacunosa provocando presso tutti i lavoratori grosse preoccupazioni:
  1. circa la mancanza di convocazione delle OO.SS. ad una riunione ad hoc con il medico incaricato e il Comando Provinciale VVF di Parma sulle misure di salvaguardia della salute dei lavoratori durante la prima ondata, il periodo estivo e durante questo inizio di seconda ondata;
  2. circa la mancanza di momenti specifici di formazione e informazione per i lavoratori da parte dei funzionari;
  3. circa la completa disattesa delle indicazioni presenti nella disposizione 4414 del 23/02/2020 a firma del Capo del Corpo;
  4. la non volontà (nonostante le ripetute richieste da parte della scrivente O.S. da febbraio ad oggi) di disporre l’apertura di tutte le camerate di Servizio (chiuse a chiave in virtù di  un OdG di anni fa e mai abrogato) e il mancato controllo sul liberare i letti e riporre gli indumenti personali presso i propri armadietti per consentire il distanziamento durante il recupero psico-fisico (circolare n. 9520 del 25/05/20 a firma Capo del Corpo) anche attraverso una opportuna rotazione delle camerate tra i turni e dei letti con relativa sanificazione per ridurre al minimo le distanze interpersonali e i contatti “a rischio” tra il personale (Risultano chiuse a chiave quasi tutte le camerate di servizio e pertanto il personale in turno e quello accasermato, a seguito della ultima mobilità, si trova nella condizione di stazionare durante il recupero psicofisico in 3/4/5 o addirittura 6 persone per camerata venendo a meno le condizioni di sicurezza dettate dai vari DPCM e circolari ministeriali ove si parla di una distanza minima tra i bordi-letti di 2 m o la predisposizione di idonei presidi di protezione);
  5. la non volontà di disporre presso l’entrata di ogni locale delle sedi di servizio del Comando chiare indicazioni circa la capienza massima secondo gli indici di affollamento dettati dalla norma UNI 10339 allegato A del 17.10.2008 seguendo le direttive dell’allegato 5 del DPCM del 26/04/2020;
  6. la non volontà volontà (nonostante le ripetute richieste da parte della scrivente O.S. da febbraio ad oggi) di differenziare l’ingresso e uscita e evidenziare tali percorsi differenziandoli  altresì tra personale esterno, personale amministrativo e personale operativo (circolare 9520 del 25/05/20 a firma Capo del Corpo);
  7. la sistematica mancanza di controllo e intervento riguardo l’osservanza dell’odg 919 del 04/11/2020 recepente le direttive inserite nelle Circolari n.18085 del 16/10/2020 e n. 18661 del 27/10/2020 del Capo del Corpo, relativamente al blocco dei rimpiazzi e l’autorizzazione di straordinari e di eventuali partenze ridotte in caso di assenze presso i distaccamenti territoriali”;
  8. la mancanza di controllo ed intervento riguardo l’inosservanza delle direttive impartite con OdG 893 del 28 ottobre 2020 e affiggendo debiti cartelli di avviso, per i visitatori, circa le modalità di accesso alla Sede anche presso la cancellata esterna delle sedi di servizio;
  9. la non volontà di valutare, in ottica di più efficaci misure di contenimento dell’infezione da Covid19, il tracciamento anche del personale dipendente che accede alle sedi di servizio, tramite timbratura badge oppure tramite appositi registri;
  10. la non volontà di integrare la P.O.S. emanata con apposito odg con le misure da approntare in caso di interventi in cui si ignorava la presenza di persone positive o con sintomatologia compatibile al contagio da SARS-COV-2 (COVID-19) o in cui siano avvenute problematiche hanno fatto decadere le misure di prevenzione e pertanto con lavoratori esposti al possibile contagio durante il turno di lavoro;
  11. la non volontà di integrare la P.O.S. tenendo conto delle specificità del territorio e delle casistiche di intervento proprie di Parma e che venga predisposta la parte logistica e infrastrutturale per renderla operativa ed in particolare le aree di decontaminazione, le aree di auto confinamento in caso di lavoratori (anche in considerazione del numero elevato di lavoratori accasermati) trovati positivi agli screening sanitari, etc.;
  12. la non volontà di identificazione di un percorso che i lavoratori dovranno effettuare, secondo P.O.S. emanata, per raggiungere il luogo (da definire anch’esso) di autoconfinamento;
  13. la non volontà di formare il personale volontario in tema NBCR come da circolare n.9962 del 30/03/2020 della Direzione Centrale per la Formazione;
  14. la non volontà di firmare protocolli di intesa con Prefettura, Comune ed altri enti per utilizzare le peculiarità del CNVVF per implementare il servizio di supporto nell’ambito delle attività di protezione civile (sanificazione locali e luoghi sensibili, sanificazione mezzi di altri enti, supporto alla popolazione con trasporto medicinali e/o ritiro effetti personali in abitazioni etc.etc.), anche in accordo con gli altri enti ed organismi di volontariato che da tempo sono impegnati (in sostituzione nostra) in interventi, a nostro parere e come stabilito nelle note sopracitate, istituzionali del CNVVF come già avviene in moltissimi altri Comandi;
  15. la non volontà di emanare apposite disposizioni circa le modalità di effettuazione e le tempistiche delle disinfezione locali e mezzi di codesto Comando (attualmente sono stati considerati superati e abrogati i precedenti ordini del giorno) con relativo registro;
  16. La non volontà di ripristinare la fase di informazione al personale e alle OO.SS. circa le scorte del materiale volto alla sanificazione e alla autoprotezione nel Soccorso Tecnico Urgente come era in essere nel periodo Marzo-Maggio 2020 ed, ancora più grave, non fornendo tali dati neanche attraverso nota di accesso agli atti da parte della scrivente O.S. (nota n.23 del 02/11/2020);
  17. La mancanza di chiare linee guida circa le procedure da adottare nel caso in cui un lavoratore accasermato risulti positivo al contagio da virus Sars-Cov-2;
  18. La mancanza di chiare linee guida circa le procedure da adottare nel caso in cui un lavoratore presenti, durante l’orario di lavoro, sintomi riconducibili al contagio da virus Sars-Cov-2;
  • Le soluzioni all’OdG 831 del 13 ottobre 2020 relativo alle misure anticovid durante le prove pratiche ex D.Lgs. 81/08 destano particolari perplessità (ritenendole non in linea con il principio di sicurezza degli operatori e non in linea con i principi formativi del CNVVF) a cui il Comando non ha mai voluto dare riscontro,  la scrivente O.S. attende ancora invano risposte formali circa i quesiti posti nella nota sindacale n.20 del 19/10/2020;
  • Il condizionatore presso il locale auto protettori non è stato ancora montato nonostante la fine dell’estate sia già abbondantemente superata (termine temporale dichiarato e verbalizzato in fase di conciliazione del 13 Luglio 2020);
  • Ad oggi non è stato ancora emanato il riassetto dei ruoli direttivi (nonostante le rassicurazioni durante la fase di conciliazione del 13/07/2020) e pertanto risulta ancora non disciplinato l’incarico del responsabile per il settore NBCR, settore fondamentale in questo momento di pandemia generalizzato;


In ragione di quanto esposto, e di altro che ci riserviamo di esporre nella sede opportuna, dichiariamo lo stato di agitazione provinciale e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente, conseguentemente si chiede agli uffici competenti in indirizzo l’attivazione della procedura di conciliazione.
Si ricorda, altresì, l'impossibilità di commettere atti pregiudizievoli prima che sia esperito il tentativo di conciliazione ai sensi della normativa in parola.
      

il Coordinamento Provinciale USB VVF