Eni-Versalis blocca le assunzioni? I lavoratori e le lavoratrici di Padanaplast non ci stanno.

Parma -

FILCTEM CGIL Parma e USB Lavoro Privato sostengono le ragioni delle maestranze e proclamano uno sciopero a macchia per il 23, 24 e 25 luglio

 

Eni-Versalis sta elaborando in questo periodo un piano industriale che prevede la razionalizzazione delle risorse umane e la revisione dei progetti, in particolare la chiusura degli impianti di cracking a Brindisi e Priolo e di quello del polietilene a Ragusa è oggetto di preoccupazione da parte dei lavoratrici, lavoratori di tutto il gruppo e le parti sindacali, che temono per la perdita di migliaia di posti di lavoro.

La Finproject-Padanaplast del gruppo Eni-Versalis, con la sua direzione, dopo le ultime trattative, aderisce a questo piano industriale.

A tale proposito, nei giorni scorsi, per l’ennesima volta in mesi e mesi di richieste, sono state fatte proposte e chiesti chiarimenti da parte di FILCTEM CGIL Parma, USB Lavoro Privato e le rispettive Rsu in merito all’adeguamento dei livelli dei lavoratori che operano sugli impianti ed un piano concreto di assunzioni dei lavoratori in staff leasing o interinali almeno per sostituire chi andrà in pensione.

Durante l’incontro, la delegazione sindacale ha espresso forte preoccupazione per la scarsa chiarezza sui perimetri aziendali.

Infatti le risposte sono ancora una volta state evasive e fumose e ritenute dalle parti sindacali e dai lavoratori per nulla chiare e concrete.

Per questo è stato deciso, insieme alla maggioranza dei lavoratori, di attuare l’ennesimo sciopero dopo quello del 4 luglio scorso di 8 ore che non ha prodotto alcuna risposta concreta da parte dell’azienda.

Per il 23, 24 e 25 luglio è dunque indetto un pacchetto di ore di sciopero a macchia dalle organizzazioni sindacali FILCTEM CGIL Parma, USB Lavoro Privato: ogni giorno ad inizio o fine turno, a seconda dei reparti, verranno svolte 4 ore di sciopero.

Dopo la proclamazione dello sciopero deciso dai lavoratori, la dirigenza ha rinviato a data da destinarsi il previsto incontro di aggiornamento su livelli e inquadramenti in agenda per il 25 luglio, incontro che avrebbe dovuto dare le risposte che lavoratrici e lavoratori maestranze si sarebbero aspettati già nell'incontro dello scorso 17 luglio.

I lavoratori sono stanchi di non avere mai risposte concrete e accettabili.

All’ultimo incontro è emerso in maniera chiara quanto le scelte del gruppo caratterizzino e condizionino le trattative dello stabilimento di Roccabianca: un tempo le relazioni sindacali erano di confronto anche determinato ma sempre costruttivo e aperto.

Oggi, con l’ingresso di Eni-Versalis proprio alla Padanaplast di Roccabianca, questo modo passato sembra essersi incrinato a ed i lavoratori non ci stanno a subire una politica che esclude margini di trattativa importanti vista anche la situazione del Paese e la crisi che attanaglia famiglie e incide su sicurezza e concilazione di tempi vita e lavoro: le maestranze lavorano per vivere e non vivono per lavorare senza che vengano loro riconosciute garanzie, salari adeguati e livelli corretti in base alle loro mansioni.