Federico Serra prosciolto dopo 9 anni: un processo assurdo per aver manifestato dopo l’omicidio di Abd El Salam
Si è finalmente chiuso, dopo nove anni, il processo a carico di Federico Serra, delegato sindacale USB, imputato per aver partecipato alla manifestazione spontanea che si tenne a Bologna il 15 settembre 2016, all’indomani dell’uccisione del nostro compagno Abd El Salam.
Abd El Salam, delegato USB, fu travolto e ucciso da un tir ai cancelli del magazzino GLS di Piacenza, mentre partecipava a un presidio sindacale per denunciare le condizioni disumane imposte ai lavoratori della logistica. Abd El Salam morì sul colpo, lasciando la moglie e cinque figli.
Per quell’omicidio nessuno ha mai pagato: il tribunale di Piacenza assolse rapidamente l’autista, nonostante la richiesta del PM di condanna a otto mesi per omicidio stradale.
Diversamente, la magistratura ha scelto di colpire duramente chi manifestò la propria rabbia e dolore per quella morte ingiusta. Diverse compagne e compagni sono stati condannati per aver partecipato a quella mobilitazione non preannunciata.
Giovedì 5, dopo nove anni, è arrivata anche la chiusura del procedimento contro Federico Serra, prosciolto per intervenuta prescrizione. Il giudice ha riconosciuto che l’aggravante della resistenza in concorso non poteva essere applicata, in quanto esercitata da meno di dieci persone.
Un processo che non sarebbe mai dovuto esistere. L’intero procedimento contro Federico, come quelli contro altri compagni e compagne, è l’ennesima dimostrazione di una giustizia a due velocità: tollerante con chi uccide per profitto, durissima con chi lotta per i diritti e contro lo sfruttamento.
USB esprime la propria solidarietà a Federico e a tutte e tutti coloro che hanno subito repressione per aver denunciato l’assassinio padronale di Abd El Salam. Continueremo a batterci per verità, giustizia e dignità, in ogni luogo di lavoro e in ogni piazza.
Unione Sindacale di Base Bologna