GD Bologna: i lavoratori dicono No al contratto, Fim Fiom Uilm e RSU bocciate in democrazia
Un fatto clamoroso segna la più cocente delle bocciature per Fim Fiom Uilm Bologna. L'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto aziendale alla GD di Bologna, la più grande azienda metalmeccanica della provincia, è stato bocciato nel referendum ma formalmente approvato grazie all'esclusione colpevole dal diritto di voto dei lavoratori fuori sede.
Questi i numeri: 1800 aventi diritto, 735 SI pari al 50.27%, 708 NO pari al 48.43%, 19 tra bianche e nulle. Gli artifici costruiti ad hoc da RSU e Fim Fiom Uilm non sono stati sufficienti a occultare il dissenso enorme dei lavoratori nei confronti di una gestione proprietaria e autoritaria della trattativa.
I lavoratori organizzati nel comitato per il no hanno chiesto di poter partecipare alle operazioni di voto ed hanno chiesto di consentire il voto dei lavoratori fuori sede. Richieste tutte respinte dalla RSU e dai sindacati firmatari, il risultato è clamoroso vista la sproporzione di forze.
Da una parte azienda, Fim Fiom uilm, tutta la RSU e la propaganda della stampa locale. Dall'altra lavoratori autorganizzati nel comitato per il No. Fim Fiom uilm dovrebbero prendere atto e ritirare la firma dall'accordo. Se così non fosse valuteremo insieme ai lavoratori come proseguire la battaglia per la democrazia. Ci riserviamo di agire ogni strada, anche legale per non rendere applicata un'intesa che non ha il consenso dei lavoratori.