GILDA DEGLI INSEGNANTI denuncia un'assemblea dei lavoratori come abusiva.
La libertà di scelta dei lavoratori della scuola è abusiva?
Sicuramente NO!
GILDA DEGLI INSEGNANTI denuncia come “abusiva” un'assemblea dei lavoratori della scuola - insegnanti e personale ATA - organizzata lo scorso giovedì 12 ottobre presso l'I.T.I.S. Leonardo Da Vinci di Parma, da USB - Unione Sindacale di Base - Federazione di Parma.
USB federazione di Parma ha deciso di non lasciare cadere nel silenzio quanto avvenuto.
Non può passare nel silenzio l'idea che vi siano alcune sigle sindacali autorizzate ad informare e rappresentare i lavoratori della scuola e altre no!
Non può passare nel silenzio che i minimi principi democratici che dovrebbero garantire ai lavoratori la libertà di scegliere a quali assemblee partecipare e da chi farsi rappresentare non siano rispettate!
Non può passare nel silenzio che i lavoratori non possano scegliere di potere impiegare le 10 ore che gli spettano di diritto per partecipare alle assemblee del sindacato di loro fiducia!
Non può passare nel silenzio che il nostro contratto collettivo di lavoro preveda, invece, il contrario per coloro che non lo ritennero opportuno di firma, proprio perché non soddisfaceva i requisiti minimi che potessero soddisfare i diritti degli insegnanti e del personale ATA stesso. Ricordiamo che la lista delle sigle sindacali ritenute "rappresentative" dei lavoratori del comparto scuola nell'attuale contratto collettivo nazionale, rimanda al contratto collettivo nazionale del 2001 e se la lista è assurda in sé per i motivi sopra citati, lo è a maggior ragione perché datata di ben 15 anni!
Siamo stupiti che un sindacato come GILDA, che nacque da un autentico movimento di protesta, anziché combattere queste dinamiche che vanno contro i diritti dei lavoratori della scuola e la democrazia nel luogo di lavoro, faccia il contrario e si schieri di fatto con chi, come CGIL-CIS-UIL, avvalli tutte le riforme ministeriali che stanno distruggendo la scuola pubblica.
Riforme come quella in atto con l'entrata in vigore della legge 107, più nota come "Buona scuola", che obbliga gli insegnati a mobilità nazionali che comportano costi sociali e personali inaccettabili, che trasforma la scuola in un'azienda e ne fa un agente di formazione di capitale umano a basso costo per il mercato, che esclude facendo finta di includere gli scolari con disabilità fisiche e cognitive e la lista continuerebbe.
Di questo volevamo parlarvi il 12 ottobre scorso e lo abbiamo fatto ad un pubblico di poche persone che non si sono fatte intimorire e che ringraziamo per avere partecipato. Ciò che ci interessa è lavorare per una scuola pubblica e i diritti dei lavoratori che operano in essa e vogliamo collaborare e lottare con tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno ad interesse la scuola.
Parma, 20 ottobre 2016
USB Scuola Parma