INPS: Spezzatino? No grazie! La divisione della sede provinciale INPS in tre sedi
“La transumanza”
All’incontro con il direttore Provinciale di martedì 23 luglio abbiamo appreso la notizia della suddivisione della sede provinciale in tre sedi: l’attuale sede di via Gramsci, via Montebello e presso l’attuale sede regionale.
Questo per diminuire l’affollamento della sede al di sotto delle 300 persone, secondo quanto indicato dai Vigili del fuoco, per motivi di sicurezza.
Crediamo che l’andirivieni tra le sedi, per lo sportello o per qualsiasi altro motivo di lavoro, comporterà un dispendio di tempo.
Crediamo che la soluzione migliore per la sede provinciale sia andare nei locali attualmente occupati dalla sede regionale. Già da tempo il direttore regionale si era impegnato in tal senso: ricordiamo che in una riunione con la Rsu della sede provinciale tenutasi tempo fa aveva posto lui la questione, rassicurando chi aveva posto il dubbio sulla fattibilità della creazione nell’attuale sede regionale di un’area sportelli.
Affinché il trasloco avvenga, è necessario che la sede regionale si trasferisca nella sede ex Inpdap di via dei Mille.
La divisione della sede provinciale in tre “pezzi” causerà grossi problemi al lavoro quotidiano. Pensiamo soprattutto alla gestione degli appuntamenti. Come sappiamo, non sempre gli utenti sono puntuali. Oggi, se non si presentano all’orario stabilito, chi gestisce l’appuntamento torna alla propria postazione di lavoro e si fa telefonare dalle guardie appena l’utente arriva. Quando ad un appuntamento ci si accorge che occorre chiamare un collega di un altro settore lo si avverte ed il collega scende: tutto questo, divisi in tre sedi, diventerà praticamente impossibile!!
Rimaniamo convinti che la soluzione più semplice e funzionale sia il rapido trasferimento in via dei Mille della sede regionale e il trasferimento della sede provinciale nella sua interezza presso l’attuale sede regionale.
La sede di via dei Mille, secondo quanto ci riferiscono i colleghi ex Inpdap, era in ottime condizioni. Quanto ci vuole per ripristinarla?
E’ stato fatto un progetto per la realizzazione di un’area sportelli presso l’attuale sede regionale?
L’inerzia della direzione regionale causa difficoltà a tutti noi e complicherà la nostra vita quotidiana ed il nostro lavoro.
Perché i lavoratori devono sempre e comunque pagare per le inefficienze altrui? Non si sapeva dei nuovi assunti, che evidentemente sembrano aver sbilanciato il fatidico numero delle trecento presenze?
Ricordiamo inoltre che la sede provinciale era stata venduta per fare cassa ma il pagamento di un oneroso affitto ha completamente vanificato gli introiti della vendita. Sarebbe opportuno, anche ai fini di risparmiare denaro pubblico, abbandonare al più presto la sede di via Gramsci per trasferirci nell’attuale sede regionale di proprietà Inps.
Crediamo che i dipendenti e i cittadini non meritino una condizione di inefficienza provocata da situazioni a loro del tutto estranee e pensiamo che non sia assolutamente logico che debbano subire questi disagi, giostrandosi con una quotidiana transumanza all’interno della sede spezzatino.
USB Inps/Bologna
Spezzatino? No grazie!
Nel comunicato “La transumanza” dello scorso 24 luglio, come USB della Sede provinciale di Bologna esprimevamo il dissenso sulla decisione dell’Amministrazione di dividere in tre spezzoni la sede di Bologna con l’imminente trasloco di alcuni settori negli uffici di Via Montebello e di altri al piano terra della sede Regionale di Via Milazzo, seguiti ad ottobre da altri trasferimenti.
La forte critica espressa nei confronti dell’attuale Direttore Regionale deriva dal fatto che lui stesso si era più volte sbilanciato sulla sistemazione e ristrutturazione dei locali ex Inpdap di Via dei Mille che potevano poi essere usati per riallocare personale INPS in modo da uscire definitivamente dai locali di via Gramsci.
Ricordiamo a tutti che la sede provinciale attualmente occupa questi locali che hanno una serie di problemi enormi dal punto di vista della sicurezza, del microclima, degli ascensori, dei bagni ecc. e che andrebbero completamente ristrutturati. Inoltre su questa sede grava per l'INPS un affitto piuttosto gravoso determinato dalle scellerate scelte di “finanza creativa” di Tremonti che hanno portato alla svendita ai privati dello stabile.
L’USB della Sede provinciale di Bologna non ha mai chiesto il trasferimento della sede Regionale ma l’idea di ciò è stata espressa più volte proprio dal Direttore Regionale attuale. Come USB l’intento è sempre stato quello di tutelare tutti i lavoratori perché i risultati si ottengono se le lotte sono comuni.
Il nostro obiettivo finale è quello di evitare lo smembramento della Sede Provinciale in tanti pezzetti, per poter mantenere l’unità operativa della sede e continuare ad erogare servizi ai cittadini nel modo più efficiente possibile.
E’ compito dell’Amministrazione, nella figura del Direttore Regionale dell’Emilia Romagna, di concerto con il Direttore Provinciale di Bologna, trovare una soluzione a questo problema sistemando i locali di proprietà o reperendo eventualmente altri locali che permettano ai lavoratori della sede Regionale e a quelli della sede Provinciale di lavorare ogni giorno in uffici idonei che garantiscano a tutti quel benessere organizzativo previsto dalla legge, e di cui tanto si parla!
Usb/Inps - Bologna