INPS: TELELAVORO
I lavoratori aspettano il rinnovo dell’accordo sul telelavoro e di conoscere le proposte della Direzione regionale sulle agenzie!
L’accordo regionale sul telelavoro è scaduto il 30 settembre.
Il 15 ottobre doveva svolgersi presso la sede regionale una riunione delle OO.SS. con la Direzione regionale per rinnovare l’accordo sul telelavoro e per informare sulla situazione delle agenzie. L’incontro non si è svolto a causa della contrarietà delle altre OO.SS. alla presenza di Usb, come abbiamo riferito in un nostro comunicato il giorno seguente.
Non ci è dato sapere se successivamente la Direzione regionale e le altre OO.SS. si siano incontrati per stipulare un nuovo accordo. Ad oggi, nulla è stato comunicato ai lavoratori, per cui non risulta che ci sia nuovo accordo. Intanto, i lavoratori aspettano!
Non volete Usb al tavolo della trattativa? Almeno, fate il vostro dovere, e fate in modo che chi ha necessità del telelavoro, possa usufruirne.
Chi chiede il telelavoro, lo fa perché ha problemi di salute o per poter accudire meglio parenti bisognosi di assistenza. Non ci sembra proprio il caso di fare attendere oltre dei colleghi che hanno necessità.
Anzi, una cosa che proprio non riusciamo a capire, è perché attendere sempre oltre la scadenza per rinnovare l’accordo. Si sapeva o no che la scadenza dell’accordo sul telelavoro era il 30 settembre? Allora perché non discuterne prima della scadenza?
Se non possiamo partecipare alla formulazione del nuovo accordo sul telelavoro, possiamo però comunicare a tutti i colleghi qual è la nostra proposta: noi proponiamo che chi ha necessità di usufruire del telelavoro, possa farlo. Nella sede provinciale di Bologna e nelle agenzie, il telelavoro non ha mai creato problemi nell’organizzazione del lavoro e della produzione. Non vi è perciò alcun motivo di creare ostacoli.
Per quanto riguarda l’altro argomento previsto per la riunione del 15 ottobre, la situazione delle agenzie (circ. 46), saremmo lieti di conoscere le proposte della Direzione regionale.
La nostra proposta è chiara: le agenzie vanno mantenute, sia per fornire servizi ai cittadini, sia per non creare disagio ai colleghi che vi lavorano, che in buona parte sono andati a lavorare nelle agenzie anni fa, su richiesta dell’amministrazione. Se qualche collega ritiene che si possano risparmiare soldi chiudendo le agenzie, invitiamo a pensare al fatto che, nonostante i cambi di sede e la chiusura di agenzie, non un centesimo risparmiato è andato nelle tasche dei lavoratori.
Usb/Inps - Bologna