INTEGRATIVO LEPIDA-CUP2000: USB NON SOTTOSCRIVE L'ACCORDO
TROPPA FLESSIBILITA’ E DEROGHE PEGGIORATIVE
A differenza di CGIL CISL e SGB il sindacato USB non sottoscrive il contratto integrativo di Lepida e CUP2000, un integrativo che nasceva dall’esigenza di unificare i diversi trattamenti in essere per i dipendenti nelle due aziende partecipate ora assorbiti nell’unica azienda Ledipa Scpa.
Una unificazione condizionata dall’esigenza aziendale di limitare al minimo i costi del personale pur dovendo rispettare le norme di legge sugli accorpamenti.
Durante gli incontri sindacali, la USB ha sostenuto la necessità di limitare e normare in maniera rigida il ricorso a forme di flessibilità, dalla gestione dell’orario di lavoro allo smartworking. Un confronto che è stato portato avanti in tempi ristretti, questo con il beneplacito di CGIL CISL e SGB che hanno condiviso con l’azienda la priorità di definire l’accordo entro la fine dell’anno con quello che comporta in termini di diritti e condizioni di lavoro.
Nell’accordo rimangono inalterati alcune importanti questioni pregresse e vi sono peggioramenti anche in deroga alle norme di legge e del CCNL del settore:
rimane invariata, se non peggiorata, la definizione dei livelli di inquadramento, specie per il sotto inquadramento degli operatori degli sportelli del CUP e anche l’uso di ben quattro livelli intermedi;
le progressioni verticali e orizzontali sono caratterizzate da una enorme discrezionalità da parte dell’azienda, i criteri oggettivi limitati a determinare l’esclusione dalle progressioni e non a maturarle;
per il trattamento economico per le assenze per malattia vi è la pura e scarna applicazione di quanto previsto dal CCNL della Confcommercio, che ha penalizzato il trattamento precedente, ora la malattia è coperta al 100% per i primi tre giorni solo per i primi due eventi di malattia: riteniamo che aziende strategiche come Lepida non possano ricorrere a tali trattamenti (ricordiamo la stagione contrattuale dove la Filcams si rifiutò di firmare il CCNL per questo peggioramento della malattia);
per il salario integrativo aziendale si congela semplicemente l’attuale situazione diversificando i lavoratori Lepida e CUP2000;
per le mansioni si deroga gravemente e in senso peggiorativo allo stesso Jobs Act, prevedendo il non riconoscimento della mansione superiore, anche se effettivamente svolta, per dodici mesi (mentre il Jobs Act aveva già aumentato da tre a sei mesi la durata del termine).
Per queste ed altre motivazioni, riteniamo che non ci siano le condizioni per la sottoscrizione dell’accordo e riteniamo che si debbano affrontare sia i temi lasciati aperti sia porre rimedio agli elementi peggiorativi che abbiamo sottolineato.
Bologna 19/12/2018
USB Lavoro Privato