La Ministra Fedeli a Bologna: presidio venerdì 19 ore 16.30
Il "futuro invade Bologna"? Allora Bologna deve riprendersi il proprio futuro!
Riprendiamoci il Futuro!
Presidio venerdì 19 gennaio ore 16.30 Palazzo Re Enzo.
A Bologna il 19 gennaio arriva la Ministra dell'istruzione Fedeli per portare il contributo del mondo della scuola all'incontro per "Futura". Si tratta di un'iniziativa del MIUR realizzata con il Comune di Bologna per sostenere che si può innovare la scuola del futuro investendo un miliardo di euro nel Piano nazionale scuola digitale, un piano di investimenti in ambito tecnologico che viene venduto come la panacea per risolvere i mali della scuola pubblica italiana e svecchiarla con una patina di novità tecnologiche e inglesismi svuotati di senso. Le TIC sono divenute ormai a pieno titolo elemento sostanziale della didattica, ma soprattutto sono sempre più una grande fetta di mercato con un discreto giro d'affari che passa dalla carta del docente (un misero bonus annuale di 500 euro, un salario-finalizzato e non libero che non si può spendere per vivere, ma solo per consumare) e arriva all'acquisto di lavagne multimediali, fino alla formazione centrata sull'apprendimento mediato dalle tecnologie. Un tentativo di trasformazione forzata delle metodologie, della didattica, dell'apprendimento.
E mentre la ministra Fedeli ci racconta di un futuro e di un cambiamento di cui la scuola si dovrebbe fare promotrice, noi le diciamo che c'è una sola cosa senza la quale non si può fare scuola: i lavoratori!
Un paese che spende cifre astronomiche in tecnologie, la cui ricaduta didattica effettiva è ancora da studiare, assiste in questi giorni al licenziamento di massa di 50mila maestri e maestre che rischiano di perdere il lavoro o tornare a lavorare da precari. Il prossimo concorso prevede per i vincitori un salario da fame nei primi due anni di servizio: dieci mesi all'anno con uno stipendio al di sotto dei 500 euro mensili. Il personale ATA attende l'aggiornamento delle graduatorie di istituto da mesi e continua a subire un immane aumento dei carichi di lavoro. I docenti esiliati dalla cosiddetta Buona scuola saranno non potranno tornare a casa a causa della mobilità-farsa che anche quest'anno prevede organici ridotti. A queste umiliazioni si aggiungono le indegne e liberticide proposte dell'Aran al tavolo negoziale per il rinnovo contrattuale.
Il 19 gennaio all'evento "Futura" saremo presenti anche noi per dirle a gran voce che pretendiamo stabilizzazione, assunzioni, salario dignitoso. Perché una scuola senza lavagne multimediali è sempre una scuola di qualità, cara ministra Fedeli, ma una scuola senza insegnanti e senza il personale ATA non potrà mai avere un futuro!