LA RESA DELL'ALMA MATER: NESSUN BANDO PER IL TFA SOSTEGNO

Bologna -


La decisione da parte dell'Alma Mater Studiorum di Bologna di non attivare le selezioni per il TFA III sostegno in questo anno accademico dimostra il totale disinteresse per la formazione dei docenti della scuola statale che è uno dei criteri garanti della qualità e del diritto allo studio degli studenti con disabilità.

Da sempre denunciamo come USB che l'attacco al welfare pubblico comporta sempre una sottrazione dei diritti di base per l'utenza. Non è possibile accettare una formazione mercificata, il cui costo grava sui singoli docenti e che viene riservata a un ristretto numero di precari, i quali da anni lavorano sulle cattedre in deroga sul sostegno. Si pensi solamente che in Emilia Romagna, per l'attuale anno scolastico, sono stati autorizzati dall'USR ben 4.860 posti di sostegno in deroga (quasi la metà del totale dei posti di sostegno che nella nostra regione è pari a 10.730 cattedre) sui quali continuano a lavorare docenti non specializzati sul sostegno.

 

I dati sono in crescita costante (nel 2018/19 i posti autorizzati erano 3.801 e 3.308 nel 2017/18) e mancanze come questa da parte delle istituzioni diventano gravissime a fronte dell'aumento della popolazione degli alunni con disabilità: 46,70% negli ultimi nove anni.


Sosteniamo da sempre che i percorsi formativi non possono essere appaltati alla sola accademia, che negli ultimi venti anni rincorre attraverso la competizione tra atenei solo un finto prestigio di vetrina, valutato su criteri che non hanno nulla a che vedere con la qualità del servizio e il fabbisogno reale nelle nostre scuole. Una formazione di qualità e accessibile a tutti, in grado di sostenere le necessità e garantire un adeguato servizio pubblico, potrebbe essere promossa anche valorizzando le buone pratiche interne alle istituzioni scolastiche, non senza però un forte investimento di risorse economiche che da anni vengono promesse e ventilate solo in campagna elettorale.


Diversi docenti che, per maternità o ragioni personali, hanno congelato la frequenza al corso del TFA nel precedente anno accademico apprendono in queste ore della notizia diffusa dall'Alma Mater sulla mancata attivazione del corso e alle email inviate per protesta si vedono dare come unica risposta l'impossibilità da parte di UniBo di sostenere il TFA a causa della mancanza di spazi adeguati e di docenti universitari, pertanto viene loro indicata come unica soluzione quella di rivolgersi ad altro ateneo.


Ci sembra quantomeno surreale che la prestigiosa Università degli Studi di Bologna ammetta così candidamente la propria incapacità di gestire tale problema rinunciando a portare avanti un forte contraddittorio con il MIUR.


USB SCUOLA EMILIA ROMAGNA
USB UNIVERSITÀ EMILIA ROMAGNA
bologna@usb.it

Allegati

www.unibo.it/it/didattica/formazione-insegnanti 


istruzioneer.gov.it/wp-content/uploads/2019/11/Nota-di-Comunicazione-Pubblica-USR-Posti-di-Sostegno-in-Deroga-AS-2019-2020.pdf