NO ALLE RITORSIONI NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI AKRON !

Bologna -

 

Continua la protesta dei lavoratori migranti ex-Omega Group che, rappresentati dal sindacato USB, hanno condotto per lungo tempo una dura lotta contro lo sfruttamento a cui erano sottoposti.

 

Dura lotta che ha visto protagonisti i lavoratori migranti e che ha prodotto importanti risultati.

 

L’USB ha portato alla luce lo sfruttamento semi- schiavistico a cui erano stati sottoposti questi lavoratori, ha ottenuto la chiusura del contratto tra Akron/ Hera e Omega Group e il passaggio dei lavoratori alla Cooperativa Solco.

 

Nonostante ciò i problemi non sono finiti!

 

La nuova Cooperativa, che a sede presso una chiesa imolese, non intende tessere relazioni sindacali con l’USB negando di fatto ai lavoratori suoi iscritti i più elementari diritti sindacali: vietata l’assemblea, vietata la trattativa, vietata la propaganda tra i lavoratori.

 

Secondo questi paladini della democrazia i lavoratori, per esercitare i più elementari diritti non possono iscriversi al sindacato che preferiscono, ma a quelli considerati “amici dell’azienda”.

 

I lavoratori con i delegati dell’USB di recente hanno incontrato i dirigenti dell’azienda cercando di spiegare le loro ragioni affinché si sbloccasse la situazione. In tutta risposta la cooperativa li ha fatti sgomberare dalla polizia.

 

La motivazione addotta dal presidente Dolla è la stessa che Marchionne sta usando in FIAT per la Fiom: “non siete firmatari di contratto e quindi non esistete”.

 

Restano intanto insoluti alcuni problemi come l’esclusione di 3 lavoratori illegittimamente allontanati dal posto di lavoro da parte di Omega che Solco e Akron si sono rifiutati di integrare al lavoro. Lavoratori con famiglia che rischiano di non vedersi rinnovato il permesso di soggiorno.

 

Inutili sono stati i tentativi di confronto con Solco e Akron e altrettanto inutili i tentativi di sensibilizzazione del sindaco, della giunta comunale e delle forze politiche che non hanno nemmeno risposto a richieste di incontro.

 

È evidente il tentativo da parte di Akron/Hera, Solco e partiti politici di insabbiare una situazione che per lungo tempo ha messo in imbarazzo le forze politiche istituzionali e imprenditoriali della città di Imola e il tentativo di sminuire l’azione di USB che ha portato alla ribalta la situazione lavorativa semi-schiavistica nella quale erano stati ridotti questi lavoratori immigrati.

 

Una vera e propria ritorsione che respingiamo al mittente!

 

Invitiamo tutti alla partecipazione al

 

PRESIDIO

 

09 MARZO ALLE ORE 15.30

 

SOTTO IL PALAZZO COMUNALE A IMOLA