PROGETTO EMOTICON? NO GRAZIE!!!

Reggio Emilia -

 

Il Comune di Reggio Emilia, insieme ad altri enti pubblici in tutta Italia, ha cominciato la sperimentazione del cosiddetto “PROGETTO EMOTICONS” che prevede la possibilità per l’utenza di esprimere un giudizio sulla pubblica amministrazione, su ogni pratica, su ogni pubblico dipendente, attraverso un meccanismo elettronico con le faccette di internet: verde (giudizio positivo), faccina gialla (neutro) faccina rossa (negativo).

 

Il progetto nella nostra regione è stato attivato anche al comune di Parma e all’INPS di Bologna mentre la Regione Emilia Romagna, per non essere da meno, ha chiesto subito un incontro a Brunetta per aderire tramite un protocollo.

 

Come R.d.B./C.U.B. riteniamo inaccettabile questa operazione che da una parte prende in giro gli utenti e i cittadini che, tenuti all’oscuro sulle reali cause delle inefficienze dei servizi pubblici, sono chiamati ad esprimere un giudizio soggettivo senza alcun tipo di competenza in merito al lavoro che l’impiegato in quel momento sta svolgendo mentre dall’altra colpisce la dignità dei lavoratori collocandoli in una situazione psicologica subalterna senza alcuna possibilità di verifica e contraddittorio e con la minaccia concreta di una riduzione del salario se non addirittura del loro stesso licenziamento in caso di giudizio negativo.

Oggi c’è una sperimentazione in atto, se non ci mobilitiamo per farla fallire domani toccherà a tutti noi subire questo genere di ricatti.

 

Il tentativo è chiaramente quello di fare pagare ai lavoratori le carenze dell’Amministrazione nei confronti dell’utenza, a cominciare dagli organici che si fanno ogni giorno più scarsi.

Oltretutto, e qui al danno si aggiunge la beffa, sono proprio quelle carenze a cui tutti noi cerchiamo quotidianamente di mettere rimedio come meglio possiamo, consapevoli non solo di quello che sia il nostro dovere, sia come cittadini che come semplici esseri umani, ma anche del fatto che noi la nostra faccia la stiamo già mettendo regolarmente in gioco.

Purtroppo è trasparente come dietro tutti questi attacchi ai dipendenti pubblici si nasconda in realtà la precisa volontà di smantellare ciò che è pubblico (ovvero di tutti) per trasformarlo in privato (ovvero di qualcuno che poi ci potrà lucrare a piacimento).

I lavoratori dell’INPS di Bologna hanno già disinnescato questa minaccia al servizio pubblico spiegando tutto questo agli utenti, che si sono rifiutati di prendere parte alla farsa delle faccine.

 

RESPINGIAMO QUESTO ATTACCO ALLA DIGNITA' DEI LAVORATORI

RESPINGIAMO UN PROGETTO DANNOSO E INUTILE

 

PARTECIPIAMO AL

PRESIDIO

 

SABATO 30 MAGGIO DALLE ORE 10.00 IN VIA TOSCHI DI FRONTE ALL’ANAGRAFE

 

PER IMPEDIRE QUESTA ENNESIMA PROVOCAZIONE AI DANNI DEI DIPENDENTI PUBBLICI.

 

DURANTE IL PRESIDIO CONFERENZA STAMPA DI ENZO CAPOMOLLA, COORDINATORE REGIONALE R.d.B./C.U.B. PUBBLICO IMPIEGO