Quel pasticciaccio brutto di Via De' Castagnoli ( e di altri Uffici scolastici provinciali)
Dopo i punti spariti dalle Gps lo scorso anno, gli accessi agli atti del concorso straordinario concessi solo
allo scadere dei termini utili per il ricorso, la procedura abilitante scomparsa, le abilitazioni prima
dell'anno di prova e altri misteri, prosegue inarrestabile il giallo dell'estate, con un nuovo episodio:
L'algoritmo. Da un'idea, perversa, del Ministero dell'Istruzione.
Le assegnazioni delle supplenze a tempo determinato per l'A.s. 2021/22 finalmente, a una settimana dalle immissioni in ruolo da Gps e loro rettifiche, vengono pubblicate anche a Bologna, Modena, e nei tanti Uffici Scolastici provinciali d'Italia.
C'è un problema, però: qualche ora dopo la loro pubblicazione sul sito ufficiale dell'Usp Modena e dell'Usp Bologna, le nomine vengono sospese e gli esiti finora pubblicati potrebbero non essere più validi. Comprensibili e giuste, dunque, le proteste e la frustrazione di tanti precari di seconda fascia che aspettano ogni anno da anni di interrompere la propria disoccupazione e di ricominciare ad esercitare la propria professione, nonostante i mancati riconoscimenti del Miur, e una mancata regolarizzazione dopo tre anni di servizio che per noi rappresenta da sempre la soluzione più giusta al problema del precariato.
Ma perché, ci chiediamo, un algoritmo che dovrebbe essere uguale dappertutto e ben progettato, produce esiti tanto diversi anche solo nella stessa regione? Perché a Ferrara e Ravenna, o a Viterbo e Latina, funziona e in altri uffici scolastici provinciali no? Perché un sistema pensato per assegnare all'aspirante la prima preferenza disponibile tra quelle indicate viene ritenuto fallace? Sono stati inseriti al suo interno dei dati non corretti, magari da Gps non aggiornate? Eppure l'ultimo aggiornamento delle Gps di Bologna risaliva a due ore prima della pubblicazione degli esiti: che cosa è successo? Oppure le nomine sono state sospese perché i docenti non sono stati ben informati sulle modalità di inserimento (per es. le cosiddette preferenze sintetiche, per distretto o per Comune, potrebbero aver generato confusione...) e hanno perso per questo motivo cattedre attribuite poi ad aspiranti con punteggio minore? Non ci possiamo fidare nemmeno dell'oggettività di un sistema telematico? Il sistema informatizzato e la selezione in remoto potrebbero generare errori e non garantire la trasparenza e l'equità delle operazioni di nomina dei supplenti?
La verità in questo brutto giallo di Provincia probabilmente non la scopriremo mai, ma intanto ci appare evidente che sarebbe meglio dotare le segreterie, degli Uffici provinciali e regionali ma anche degli istituti scolastici, non solo e non tanto di nuovi programmi informatici e calcolatori 'infallibili' ma soprattutto di altro personale, indispensabile per espletare tutte le operazioni e la burocrazia richiesta a inizio Anno Scolastico e formato nell'attribuire le nomine in modo corretto e uniforme.
Noi dell'Usb Scuola questo lo diciamo da un anno, e pensiamo che in un anno scolastico che inizierà con il Green Pass obbligatorio, con i mezzi di trasporto pubblici stipati e rari come al solito, con la riapertura generalizzata degli esercizi commerciali e perfino con alcuni assembramenti legittimi, sarebbe stato più trasparente, veloce, ed efficace affidarsi a una convocazione in presenza, con nomine immediate e in presenza di tutti gli aspiranti coinvolti, se necessario convocati a scaglioni.
Ma ormai il danno è fatto, sulla pelle dei precari, che sono le vittime di questo modo di procedere demagogico ma approssimativo e iniquo, dato che il ministero vuole sbandierare l'assunzione a tempo indeterminato di migliaia di precari, ma, a detta degli stessi Usp che sospendono le nomine, il modo in cui invece si procede all'assunzione a tempo determinato dei migliaia di docenti non ancora immessi in ruolo è tuttora farraginoso e fallace.
Chiediamo quindi al Ministero dell'Istruzione e agli Uffici scolastici provinciali di nuovo convocazioni in presenza, nuove assunzioni di personale amministrativo che gestisca in trasparenza l'assegnazione delle cattedre ai docenti, e, in generale, una maggiore serietà e onestà intellettuale nel riconoscere i pasticci e la mancanza, ahinoi, di competenza (parola chiave del MI di questi ultimi anni) nel gestire i reali e atavici problemi della scuola italiana, che ha bisogno urgentemente di una definitiva e costante stabilizzazione dei propri precari storici, senza indugi, senza ritardi, e senza odiosi pasticci. Infine, crediamo che soltanto finanziamenti dignitosi all'istruzione e all'amministrazione pubblica possano evitare il ripetersi incessante e molesto di farse come questa delle nomine effettuate e poi sospese, e promettiamo una stagione di lotte contro il Sistema, informatico e non.