Rimini, i lavoratori stagionali contro il governo

Rimini -

Con la “striscionata” sotto la sede di Fratelli d'Italia di Rimini vogliamo prendere una posizione chiara e netta contro questo governo.

Ne abbiamo sentite davvero troppe, con la proposta di dimezzare la Naspi, strumento già insufficiente che non basta a coprire le necessità di lavoratori e lavoratrici che sul nostro territorio lavorano al massimo quattro mesi l'anno e si trovano con la metà delle giornate lavorate come ammortizzatore.

Lo strumento della disoccupazione va per noi ampliato e non è possibile proporre un'ulteriore decurtamento, per rendere ancora più insostenibile la vita delle decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici stagionali sul nostro territorio.

Abbiamo anche sentito la proposta di voler reintrodurre i voucher che per noi, e ce lo ricordiamo bene, sono uno strumento ulteriore di decontrattualizzazione e una vera propria forma legalizzata per incentivare il lavoro nero. Ricordiamo il record a Rimini, nel 2016 dei due milioni di voucher utilizzati!

Anche sul versante del reddito di cittadinanza, la proposta appare chiara, ovvero quella di una sua abolizione, che farebbe il gioco delle imprese, ponendo sul mercato una forza lavoro ricattabile disposta ad accettare bassi salari, e va inoltre detto che è stato proposto un suo mantenimento come forma d'integrazione al reddito degli stagionali, fino ad un salario percepito di 3000 euro, che troviamo vergognosa.

Vediamo anche l'indisponibilità da parte del governo ad introdurre un salario minimo, in questo Paese, nonostante le direttive europee. Va ricordata la sua necessità in un settore in cui la maggior parte dei contratti nazionali sono scaduti e non rinnovati, e dove sono presenti tabellari che si aggirano intorno ai 6 euro lordi l'ora, a livelli più bassi d'inquadramento.

E dulcis in fundo, le dichiarazioni della ministra Santanchè, esponente di punta dei balneari, arriva a dire che dovremmo privatizzare quel poco di spiagge libere, in una città come la nostra, dove solo il quattro per cento delle spiagge è libera.

Questo governo ci attacca e noi rispondiamo, con le nostre proposte, che sono quelle dell'estensione della Naspi, di un salario minimo di almeno 10 euro l'ora, di un rinnovo dei contratti nazionali su base migliorativa!

Licenziamo questo governo incapace di valorizzare e tutelare quel milione e mezzo di lavoratori e lavoratrici che producono fino al 13% del PIL di questo Paese!

 

Slang - Unione Sindacale di Base Rimini