RISORSE PER I DIRITTI
LICENZIAMENTI, PRECARIETA’ E SPECULAZIONE DEVONO ESSERE CONTRASTATI
Di fronte ad una crisi economica e sociale che non accenna a ridursi, risulta ancora più evidente la necessità di una completa messa in discussione delle politiche regionali.
La crisi nel nostro territorio si è tradotta nelle enormi cifre di cassaintegrati e licenziati del settore industriale e non solo, nel crescente impoverimento dei lavoratori, in una precarietà lavorativa e sociale, in un depauperamento del welfare e in un aumento generalizzato dei costi dei servizi pubblici.
Il regionale ”patto anticrisi” con gli ammortizzatori sociali in deroga mostra giorno per giorno la propria insufficienza: il tessuto economico è stato già profondamente messo in crisi, non è pensabile aspettare che la crisi passi, e quindi tamponare le emergenze per qualche mese senza porre da subito le basi di un nuovo piano occupazionale.
È necessario fare una scelta precisa e netta:
RIDURRE I FINANZIAMENTI DIRETTI ED INDIRETTI ALLE IMPRESE; IMPRENDITORI E PADRONI STANNO APPROFFITTANDO DELLA SITUAZIONE PER ATTUARE PROGETTI ED INIZIATIVE CHE SI TRADUCONO IN PRECARIETA’, LICENZIAMENTI E ATTACCO ALLE CONDIZIONI DI LAVORO E ALLA DIGNITA’ DEI LAVORATORI.
CONTRASTARE I PROCESSI DI RISTRUTTURAZIONE, PRIVATIZZAZIONE E DI SMANTELLAMENTO DEL WELFARE, DELLA SANITA’, DELLA SCUOLA E DEI SERVIZI A RETE (TRASPORTI, GAS-ACQUA-ENERGIA-AMBIENTE), CHE PORTI ANCHE AL RECUPERO DI RISORSE PER UNA DIVERSA RIDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA, ANCHE SULLA SCALA REGIONALE.
FERMARE L’ATTACCO AI PUBBLICI DIPENDENTI FATTO DI DECRETI LESIVI DELLA DIGNITA’ LAVORATIVA, DI COMPRESSIONE DEI SALARI E DI LICENZIAMENTI. INVERTIRE LA TENDENZA INVESTENDO SULLE PROFESSIONALITA’ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER RENDERE PIU’ EFFICIENTI I SERVIZI PUBBLICI.
GARANTIRE ED INTEGRARE IL REDDITO PER CASSAINTEGRATI, LAVORATORI IN MOBILITA’, LICENZIATI E DISOCCUPATI; AVVIARE UN PIANO DI NUOVI LAVORI REGIONALI INTEGRATIVI (L.I.RE.) PER LA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO NECESSARI ALLA COLLETTIVITA’.
UN PIANO DI INVESTIMENTI, NON PER “OPERE STRATEGICHE“, MA PER LA MESSA IN SICUREZZA DEI POSTI DI LAVORO E DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI, IL RIASSETTO AMBIENTALE ED IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO, PER GARANTIRE IL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI DEL WELFARE.
REGIONALIZZAZIONE DELLE GESTIONI ACER, CON REPEREIMENTO DEI FONDI PER ALLOGGI POPOLARI; UNA POLITICA REGIONALE ORIENTATA ALL’UTILIZZO DELLE CASE SFITTE, AL RECUPERO, RISTRUTTURAZIONE E REQUISIZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ESISTENTE; AL BLOCCO DEGLI SFRATTI, ED AL CANONE SOCIALE PER I BASSI REDDITI.
MANIFESTAZIONE
14 APRILE 2011
ORE 15.00 - presso la REGIONE EMILIA ROMAGNA
VIALE ALDO MORO 50.
USB Emilia Romagna ASIA Emilia Romagna