STUDENTI E DOCENTI IN FIERA, DOVE È LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA?

Bologna -

Dopo l'inaugurazione in pompa magna degli spazi in Fiera destinati agli studenti dei licei Sabin e Minghetti e dell'istituto Crescenzi Pacinotti - Sirani gli studenti e i lavoratori hanno scoperto, nella prima settimana di scuola, una lunga lista di criticità e situazioni non a norma che impediscono la fruizione delle lezioni e mettono a serio rischio la salute di tutti.

La mattinata di lezione si svolge con un costante rumore di fondo, talmente disturbante da impedire la percezione della voce dell'insegnante in aula. Rimbalzano le voci dei docenti e degli studenti in ricreazione scaglionata nelle aule attigue, a  questo si aggiunge il costante rumore prodotto dall'impianto di aerazione  provocando un inquinamento acustico tale da mettere a rischio la salute dei docenti e degli studenti oltre che impedire la normale didattica. Già in questi giorni  alcuni docenti e studenti lamentano mal di testa determinato dal disagio acustico che può determinare nel tempo vero e proprio stress da lavoro correlato.
Il problema coinvolge tutti e tre gli istituti per un totale di 1600 studenti coinvolti.
Nonostante le segnalazioni fatte ai Dirigenti scolastici ad oggi nessun intervento di riduzione del rumore è stato fatto dallr istituzioni competenti.
Appare ancora più critica la situazione degli spazi del padiglione 34 dedicati al liceo Sabin, in quanto la scala di accesso alle aule risulta ripida e stretta senza neanche le strisce in gomma antiscivolo. Ancora, nel padiglione non sono stati reperiti un numero di bagni sufficienti e quindi i bagni da utilizzare sono diventati quelli chimici montati nel cortile di accesso. Per raggiungerli bisogna scendere la scala e attraversare il cortile. Era stata promessa una tettoia, per evitare che i ragazzi in caso di pioggia dovessero uscire all'aperto e una struttura a norma  per il personale di sorveglianza al fine di evitare l'avvicinamento di eventuali malintenzionati, ma ad oggi lunedì 21 settembre nessuno di questi lavori è stato avviato.

Ci chiediamo anche se a seguito del cambio d'uso da spazio espositivo ad aule scolastiche sia stato fatto un sopralluogo del Vigili del Fuoco al fine di valutare se le norme anticendio siano ancora conformi, tenendo presente che gli spazi sono stati modificati a seguito delle divisione del padiglione in aule tramite strutture divisorie.

USB Bologna si chiede se questi problemi  fossero già noti al momento dell'inaugurazione e se gli amministratori stiano attualmente sacrificando la sicurezza di studenti e docenti per non rischiare di perdere la propria credibilità pubblica.

USB Bologna richiama tutte le istituzioni alle proprie responsabilità e invierà nota alle istituzioni competenti con richiesta della verifica dello stato di fatto dei lavori, di tutte le condizioni di sicurezza e salute di lavoratori e studenti per un  immediato adeguamento della struttura. Non è pensabile dover sottostare al ricatto tra il diritto allo studio, il diritto al lavoro e il diritto alla sicurezza e alla propria salute.

Invitiamo tutti i lavoratori allo sciopero il prossimo 25 settembre e all'appuntamento in piazza Roosevelt davanti alla prefettura alle ore 9:30.

Perché nella scuola pubblica statale occorre investire in assunzioni, edilizia scolastica a norma

Perché la scuola non è il luogo della propaganda politica della Regione e della Città metropolitana.

Perché ai giovani cittadini a cui stiamo chiedendo sacrifici immensi in termini di misure di sicurezza pubblica dobbiamo garantire un servizio di qualità, sicuro e in presenza.

Bologna@usb.it