TICKET SANITARI: UN PROVVEDIMENTO INGIUSTO ED INIQUO, INSOSTENIBILI I DISAGI PER FAMIGLIE E OPERATORI CUP
Esprimiamo la nostra contrarietà ai provvedimenti e alla situazione creatasi a seguito della nuova disposizione sanitaria che altro non fa che colpire ulteriormente le famiglie che stanno già pagando il caro prezzo della crisi economica.
Una decisione che a nostro parere non servirà più di tanto a incrementare le entrate considerato il contributo, se pur minimo, che la Regione dovrà rimborsare ai Caf e un pagamento di un ticket oneroso che, considerato i tempi di attesa, non farà altro che incentivare il ricorso a prestazioni a pagamento presso i privati.
La Regione Emilia- Romagna, a due mesi dalla richiesta del governo di applicare il ticket aggiuntivo a prestazioni sanitarie, ha deciso da un giorno all’altro di applicarla senza tenere conto neppure del tempo necessario per avviare l’opportuna formazione dei lavoratori del CUP 2000.
Di fatto i dipendenti di CUP 2000 che giornalmente si ritrovano a smaltire lunghe file di utenza si sono ritrovati ad applicare la normativa leggendola la mattina stessa dell’entrata in vigore alla presenza di lunghe code di utenza in attesa.
Di fatto CUP 2000 non poteva predisporre gli adeguati aggiornamenti normativi sino a quando le aziende sanitarie avrebbero predisposto gli ultimi aspetti. Aspetti non ancora definiti nel venerdì pomeriggio.
Gli operatori CUP 2000 sono stati oberati di doppi turni lavorativi e straordinari poiché, a parte il servizio telefonico, non sono state previste unità aggiuntive.
I lavoratori si sono trovati in grossa difficoltà nel gestire un cambio di normativa e smaltire una lunga fila di utenza.
Al tutto si aggiunge la pressione del disaggio dell’utenza che ha dovuto subire lunghe file di attesa.
Su tutto questo la USB richiede un incontro urgente alla Regione, anche alla luce della proposta di introdurre i parametri ISEE.
Bologna, 30/08/2011
p. USB Bologna
Valentina Delussu