Trasporto pubblico, biglietterie nei caos e gravi disagi per scelte gestionali sbagliate. Garantire una reale presenza nei territori, eliminare appalti e subappalti
In questi giorni si vedono code interminabili presso le biglietterie di tutta la regione, le più pressate sono inevitabilmente quelle di Tper e Seta: code interminabili già dall’alba con situazioni di tensione che sfiorano la rissa, dopo l’introduzione del bonus trasporti da 60 euro.
Le cause dell’attuale caos sono da ricondurre a scelte gestionali sbagliate: a partire dalla forzatura del ridurre gli sportelli “fisici” sostituendoli con le procedure on line. Questo senza una valida programmazione e valutazione dell’impatto reale e delle esigenze della cittadinanza.
L’introduzione delle procedure on line e la digitalizzazione nel suo complesso dovrebbero essere complementari al servizio in presenza e non sostitutivi: i disagi prodotti da queste scelte li si notano tutto l'anno, non solo con le lunghe file all’inizio dell'anno scolastico.
A complicare la situazione, questi servizi al pubblico sono stati da tempo esternalizzati (e male) ad aziende in subappalto che evidentemente non riescono a garantire la qualità del servizio necessaria alla cittadinanza.
Chi lavora per queste aziende come Holacheck, oltre ad avere condizioni contrattuali peggiorative rispetto agli altri lavoratori del settore trasporti, devono sopperire alla mancanza di tempestive informazioni sulle continue modifiche delle norme e degli abbonamenti, decise di volta in volta dalle aziende di trasporto pubblico come Tper o Seta. Questa è una delle conseguenze della gestione indiretta del servizio.
Abbiamo assistito in questi ultimi giorni a resse agli sportelli fino a sfiorare la rissa, a code interminabili già dalle 6.30 del mattino, ossia trenta minuti prima dell'apertura, il che certo non aiuta chi poi deve gestire l'afflusso.
Questo importante servizio per la collettività deve essere ripensato nella sua complessiva gestione, garantendo una reale e capillare presenza sul territorio e tramite la gestione diretta, e non più in appalto, da parte delle principali società che gestiscono il trasporto pubblico regionale (Tper, Seta, Start Romagna e Tep).
USB Lavoro Privato Emilia Romagna