UNIBO: CONTRATTO INTEGRATIVO 2020
Non ci sentiamo di suonare le fanfare a festa. Quando le parti sindacali rinunciano al proprio ruolo, invece di perseguire obbiettivi collettivi o rivendicare istituti contrattuali per tutti i lavoratori e si limitano a farsi procacciatori di prebende o indennità per pochi sodali, i lavoratori perdono sempre.
Certo, è più facile far avere una progressione a Tizio o una posizione organizzativa a Caio e si troverà sempre una convergenza con l’Amministrazione, ben propensa a trattare casi singoli piuttosto che questioni collettive, magari questa strategia frutterà anche qualche iscrizione in più, ma questo modo di fare sindacato non ci appartiene e non ci piace per nulla.
La trattativa 2020 si è ridotta a questo, uno scenario surreale ed avvilente dove la maggior parte dei dirigenti sindacali dibatteva su quale gruppetto di lavoratori, in base alle proprie priorità o affiliazioni, far andare una manciata di euro e nulla più.
Si è ottenuto il riconoscimento del buono pasto anche per il personale in LAE, ma come abbiamo sempre sostenuto, dato che il LAE non è telelavoro, né smart working, né lavoro agile, ma un ibrido, creato ad hoc dalla nostra Amministrazione, a maggior ragione questa aveva la facoltà di riconoscere il buono pasto ai lavoratori, bastava avere la volontà politica, altri atenei, come il Politecnico di Torino e la Statale di Milano lo avevano già fatto.
In sintesi, il contratto integrativo 2020 prevede:
- una drastica riduzione delle già scarse somme per le PEO
PEO per BCD ed EP 2019 - 550.000 €
2020 – 326.000 €
con la sostanziale riproposizione del regolamento dello scorso anno che tanti malumori ha suscitato nei colleghi e che noi abbiamo ripetutamente criticato, soprattutto in merito alla pesatura attribuita alla posizione economica, restando purtroppo inascoltati; riteniamo iniquo ed inaccettabile un orizzonte temporale di 10/12 anni per far ottenere una progressione economica a tutto il personale TA;
- un aumento del FORD di circa 54.000 €
2019 – 540.000 €
2020 – 594.000 €
anche se tanti istituti saranno ridimensionati a causa dell’emergenza virus, ma … ricordatevi delle famose mance di cui sopra;
- una corretta diminuzione delle POA dovuta al venir meno del lavoro in presenza durante i mesi di lockdown,
2019 – 453.000 €
2020 – 206.000 €
ma qui registriamo l’ennesima beffa a danno dei lavoratori, tale stanziamento è ridotto in via eccezionale e temporanea e tale risparmio non confluirà nelle risorse utili per le PEO come prescrive l’art 63, comma 2 del nostro contratto*; è destinata unicamente a compensare il calo dell’IPO e l’aumento del FORD;
*il fondo per le progressioni economiche può essere stabilmente incrementato
b) degli importi corrispondenti a stabili riduzioni delle risorse destinate alla corresponsione dei compensi per lavoro straordinario, che saranno ottenute mediante interventi di razionalizzazione dei servizi attuati dalle amministrazioni, secondo la disciplina di cui all’art. 86 del CCNL 16/10/2008 e che le amministrazioni stesse, ad invarianza complessiva di spesa, abbiano deciso di destinare al presente Fondo; l’importo confluisce, a seguito dell’effettivo accertamento di tali stabili riduzioni, nel Fondo dell’anno successivo a quello in cui le stesse si sono verificate;
- il mantenimento dell’IPO alle risorse 2019 e una rimodulazione dei coefficienti di riparto in modo da diminuire la forbice tra le varie categorie:
2019 - 1.919.199 €
2020 - 1.919.199 € =
Tutto bene quindi? Niente affatto, se l’Amministrazione si dimostra così clemente nel riconoscere il buono pasto, si prospettano all’orizzonte rigurgiti pseudo meritocratici di brunettiana memoria, una valutazione sempre più pervasiva unità all’estrema discrezionalità dei responsabili in modo che anche quei pochi euro legati al salario accessorio siano pagati con lacrime e sudore o con atteggiamenti di bieco servilismo.
Per tutto quello che abbiamo esposto, non abbiamo firmato l’integrativo e continueremo a lottare per affermare la dignità economica e professionale del personale TA dell’Università di Bologna.
USB – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA