L'accordo fatto in Fabio Perini inizia a produrre risultati positivi
Dopo un inizio anno drammatico per le lavoratrici ed i lavoratori dello stabilimento della Fabio Perini di Bologna, oggi c’è ottimismo.
La Società, ad inizio anno dichiarava una situazione strutturale e congiunturale negativa e perdite per circa 2,5 milioni di euro sullo stabilimento bolognese avviando così l’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 66 dipendenti ed il conseguente spostamento delle attività produttive presso lo stabilimento di Lucca.
A seguito di quella decisione, sono state fatte diverse iniziative e giornate di sciopero che hanno portato alla conclusione di un accordo firmato in regione.
Accordo doloroso ma necessario in cui, oltre alla fuoriuscita volontaria ed incentivata per un numero massimo di 40 esuberi, prevede un piano industriale mirato al rilancio dello stabilimento.
Ieri, 16 dicembre 2020, la Società ha dichiarato, che nonostante la situazione emergenziale della malattia pandemica, il bilancio nel 2020 tornerà ad essere positivo ed il 2021 si prevede ottimo dal punto di vista degli ordinativi. Situazione che non si verificava, ormai, da diversi anni.
Grazie alla scommessa fatta su quell’accordo, per il quale tutte le lavoratrici ed i lavoratori insieme ad USB si sono battuti, oggi si torna a respirare un cauto ottimismo.
I problemi di carattere organizzativo non sono risolti del tutto, ma le parti si stanno impegnando congiuntamente a risolverli con un piano di assunzioni mirate a partire da gennaio 2021.
Infine, dopo aver trascorso un 2020 molto complicato, si tornerà a parlare nuovamente del rinnovo dell’integrativo aziendale scaduto nel 2019, infatti ieri è stata presentata la piattaforma con le nuove richieste.
USB e la propria rappresentanza dello stabilimento di Bologna esprimono profonda soddisfazione per il positivo evolversi della vicenda.
Usb Bologna Industria/Metalmeccanici