USB VIGILI DEL FUOCO: NON SAREMO PRESENTI ALLA PASSERELLA DI BONACCINI, ALLA PROTEZIONE CIVILE SERVONO RISORSE VERE NON BRICIOLE

Bologna -

 

 

Il Presidente Bonaccini ha invitato a San Lazzaro i Vigili del Fuoco ad “una serata evento”, ma il vero evento sarebbe finalmente avere risposte concrete alle richieste avanzate da anni.

Le serate evento non aiutano il soccorso, non ci appartengono, e le vetrine per i politici non ci piacciono, l’elemosina meno che meno.

 

Nell’invito si sbandierano 200 mila euro dati ai volontari dei Vigili del fuoco ma non ci si rende conto di quanto esiguo sia il contributo: con quella cifra ci si acquista una sola autopompa.

In regione abbiamo centinaia di mezzi in servizio, mezzi per lo più vecchi di 15/20 anni, in condizioni limite, e si riesce a malapena a garantirne la manutenzione ordinaria, non parliamo della straordinaria.

Le sedi di servizio cadono a pezzi, letteralmente, in alcune la situazione dal punto di vista igienico sanitario è oltre il limite dell’accettabile. Questioni che non possono sfuggire al Presidente di una Regione come la nostra.

Oggi la collaborazione con la Regione Emila Romagna si riduce ad una convenzione estiva per gli incendi di bosco e poco più, messi ai margini nel soccorso sanitario aereo, nonostante le nostre elevate capacità professionali e i nostri mezzi aerei.

 

Da anni come USB chiediamo una maggiore integrazione tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile e 118, nell’ottica di una vera razionalizzazione dei costi e di efficientamento del servizio di soccorso. La questione sicuramente è nazionale, il Presidente di una regione si potrebbe anche sottrarre, alzando lo scudo “del non dipende da noi”, ma come USB, come lavoratori, come cittadini, siamo stanchi di vedere una politica a compartimenti stagni, che si sottrae ad un ragionamento più complesso e completo.

 

La USB Vigili del Fuoco venerdì sera non ci sarà ad applaudire Bonaccini: perché le passarelle non ci appartengono, perché le chiacchiere di chi sarà presente le conosciamo fin troppo bene, perché ci ha offeso veder sbandierata la cifra di 200 mila euro, come un vessillo di generosità e riconoscimento.