VERGOGNA, VERGOGNA,VERGOGNA!
VERGOGNA, VERGOGNA,VERGOGNA!
E' stata firmata nella notte l'intesa a Palazzo Chigi tra il governo e i tre leader sindacali di CGIL, CISL ed UIL Epifani, Bonanni e Angeletti, sul rinnovo del contratto dei lavoratori statali. Punti principali: l'aumento di 101 euro lordi mensili a partire dal primo febbraio 2007 e la durata del contratto estesa, in via sperimentale, a tre anni per il periodo 2008-2010. COMPLIMENTI! Proprio un bel contratto. La RdB non ha accettato questo accordo che ha svenduto la professionalità dei pubblici dipendenti, vittime di una campagna mediatica vergognosa che li vuole inefficienti ed assenteisti. Tutto questo fa parte di un piano ben organizzato di esternalizzare vari servizi privatizzandoli, sul modello, pensiamo, delle aziende municipalizzate. Questa politica già applicata dai comuni, non solo non ha diminuito la spesa pubblica, ma ha aumentato i costi al cittadino e in molti casi peggiorato il servizio. La vera tristezza è vedere svenduto il sindacato con tutto il suo significato morale e storico da tre politici travestiti da operai. Un contratto del genere significa perdere 13 mesi di arretrati e bloccare lo stipendio fino al 2010, facendo guadagnare all’amministrazione un biennio intero. Il contratto biennale serve a garantire un maggiore potere d’acquisto degli stipendi. Non è colpa nostra, se in Italia per raggiungere un accordo e firmare un contratto ci vogliono mesi e mesi, con i sindacati confederati che da una parte minacciano scioperi generali e dall’altra ministri che piangono miseria e chiedono comprensione, in mezzo i lavoratori che indifferenti o schifati, combattono la loro lotta quotidiano contro il carovita, attendendo un po’ disillusi l’agognato aumento. Noi come Vigili del Fuoco, se è possibile siamo messi ancora peggio, in quanto non c’è ancora neppure un contratto da firmare, in quanto va ancora scritto! Come RdB ci stiamo muovendo da tempo con iniziative in tutta Italia per denunciare la situazione, qualcosa siamo riusciti a smuovere. Non ne facciamo una questione di sigla, anzi ben venga la partecipazione di tutte le componenti sindacali, auspicandoci però, che non arrivino consigli da personaggi come Epifani, Angeletti o Bonanni, il messaggio dunque è riferito ai rappresentanti provinciali e regionali di tutte le sigle, con la speranza di una ferma condanna all’operato di chi forse guarda oltre il sindacato, sognando forse di occupare, un domani, una comoda poltrona dentro qualche “Palazzo”.
Noi come lavoratori possiamo e dobbiamo poter fare qualcosa per non subire in silenzio tutto questo. Abbiamo il diritto e dovere di pretendere uno stipendio che riconosca finalmente la nostra professionalità. Ci aspettiamo da tutti gli iscritti e non iscritti la massima partecipazione alle iniziative che proporremo nell’immediato futuro. Questo è l’unico sistema per far sentire la nostra voce a quei politici che credono di poter disporre della nostra vita nella piena tranquillità ed indifferenza.
Per il coordinamento provinciale Ciro Bartolomei