Welfare cittadino - Dallo sbando al fallimento totale

Bologna -

 

Ad un anno dalla firma dell’ accordo sindacale sul decentramento dei servizi sociali, definito dal Direttore del Settore un cambiamento epocale, “la riforma stenta a decollare”, dice il nuovo sindaco Flavio Delbono.

Sei mesi fa , all’indomani di un’assemblea con tutti gli operatori dei servizi sociali, RdB dichiarò che il Welfare cittadino era allo sbando.

Dopo sei mesi, dallo sbando e dalla confusione , siamo passati al fallimento totale!

Il pesante taglio alle risorse economiche operato nel bilancio comunale 2009, ha annullato l’intervento sull’emergenza, da parte dei quartieri.

Mancano locali adeguati per accogliere gli utenti, manca il personale per far fronte alle numerose richieste, mancano le risorse per dare risposta a tutte le emergenze che in tempi di crisi economica , si moltiplicano.

Siamo di fronte a servizi sociali che non hanno più la caratteristica dell’accoglienza ma di abbandono degli utenti.

La novità rappresentata dagli sportelli sociali , di orientamento degli utenti nelle risposte alle loro richieste, rappresenta solo una facciata!

In realtà, gli operatori , che già assolvono ad un ruolo non certamente semplice ,sono costretti rispondere con dei NO oppure con lunghe liste di attesa, che molte volte riguardano proprio i minori!

Oggi sui giornali, il procuratore Pastore critica il Comune per mancanza di coordinamento dei servizi sociali, responsabile di deficit di intervento preventivo, con la conseguenza di un aggravamento di situazioni già problematiche.

Come si può pensare ad una prevenzione , ruolo che dovrebbe avere un servizio sociale, quando non viene più garantito l’intervento sull’emergenza?

Oggi le emergenze sono il pane quotidiano per un’utenza che è già in difficoltà.

Può essere l’emergenza del cibo , della casa, del disagio che coinvolge molte volte i minori. come il caso riportato sui giornali ,di un neonato, che dimesso dall’ospedale, ha iniziato la sua esistenza sulle panchine.

Sei mesi fa gli operatori dei servizi sociali avevano denunciato, durante un’assemblea, una situazione di

difficoltà da parte di alcuni quartieri a dare risposte all’emergenza per mancanza di risorse e di personale.

Questa situazione è stata riconfermata pochi giorni fa.

Gli assistenti sociali hanno dichiarato che il loro lavoro si è deteriorato .E’ venuto a mancare l’apporto dell’educatore, ora passato nell’area educativa, nella presa in carico dei casi. In seguito ad un ’organico insufficiente, non possono essere rispettati i tempi del tribunale, con la conseguenza di denunce da parte del procuratore.

Gli educatori, continuano a sentirsi confusi, per mancanza di un obiettivo e di una cornice di riferimento nel loro lavoro.

A ciò si aggiunge che il decentramento non ha determinato omogeneità nel modus operandi dei 9 quartieri, per cui in alcuni di questi si continua ad operare come prima.

La conseguenza è un diversa opportunità per l’utenza ed un disagio per tutti gli operatori.

 

Chiediamo alla nuova giunta di farsi carico concretamente della situazione disastrosa del Welfare di questa città, rivedendo le decisioni che sono responsabili di questo caos.

All’A.C. chiediamo la riapertura di un confronto con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali per rivedere l’accordo firmato a giugno 2008 da alcune oo.ss.

 

Bologna, 09/07/2009

p.RdB Comune di Bologna

Vilma Fabbiani