ENTE REGIONE: REGOLAMENTO CONTROLLI, OSSESSIONE DELLA RER

Bologna -



Sulla base degli incontri e delle bozze precedenti dell’Amministrazione ci siamo resi conto che più che un regolamento sull’accertamento delle presenze si è concluso un regolamento dei conti nei confronti dei dipendenti e collaboratori, considerati tutti potenziali colpevoli di qualche illecito. Questo avviene dopo anni di risorse impiegate per sondaggi e analisi sul clima aziendale e non certo sempre in sintonia con lodi e complimenti sulle attività dell’Amministrazione.

E’ bastata una trasmissione televisiva scandalistica condotta da personaggi nemmeno iscritti all'Ordine dei giornalisti, a cancellare l’intera Storia con la S maiuscola dell’Ente e dell'Istituto Beni Culturali e quello scoop ha convinto velocemente l’Amministrazione regionale a ridurre tutti i lavoratori a colpevoli e tutto il loro operato a zero, tanto da cucire addosso ad essi un nuovo regolamento sui controlli interni molto preoccupante per il livello di capillarità prevista.

Non ravvediamo alcuna tutela dell’immagine dell’Ente ma solo la scelta di screditare l’immagine dei lavoratori regionali, sulla scia del battage pubblicitario che da anni ormai vede al centro di qualsiasi inefficienza e malversazione della Pubblica Amministrazione SOLO i dipendenti pubblici.

Come USB Aziendale non ci interessa in questa fase dettagliare gli stacchi o gli S01 o altre tipologie di permessi in aggiunta alle decine già esistenti in continuo cambiamento, segnaliamo l'eccesso di controllo e la burocratizzazione estrema di ogni “movimento” a cui giunge questa regione paladina fino a ieri della semplificazione e di un’organizzazione del lavoro per obiettivi.

Una sorta di istituzione totale al pari di altre in cui si ha bisogno di tracciare continuamente chi vi lavora stabilendo a priori cosa sia lavoro e cosa no (se mi affaccio dalla finestra per respirare meglio sto probabilmente truffando l'ente!).

Uno sforzo immane anche economico per installazione di nuove apparecchiature, modifiche al SAP: il tutto per applicare una mostruosità giuridica che astrattamente prevede un comportamento illecito anche con assenza di 1 solo minuto distinguendo con molta chiarezza chi controlla da chi è controllato alla faccia di un pari trattamento.

Questo era ed è il senso di quel documento e abbiamo abbastanza esperienza da capire che pur essendo stato firmato oggi da altri sindacati un documento in parte sfrondato nella parte più ostica, proprio quella parte sul “controllo individuale corporale” mediante l'aumento della videosorveglianza ecc., verrà ripresentata a breve sotto altra forma per cui ci riserviamo nel dare un giudizio definitivo all’intera regolamentazione.

Abbiamo fin dall’inizio di questa vicenda, avuto informazioni dalla stampa sui dipendenti coinvolti nell’inchiesta IBC, notizie attinenti indirettamente alla loro vita lavorativa ma sabato la violazione della privacy è stata lampante visto che sono comparsi nomi e valutazioni individuali di alcuni e ci domandiamo da chi potrebbero essere state fornite alla stampa se non dall’Amministrazione.

Chiediamo quindi una presa di posizione netta da parte della Regione, seppur tardiva, da questo gravissimo comportamento che lede dei diritti inviolabili dei dipendenti stessi.

USB RER