Omicidio sul lavoro: ora approvate la legge! Petizione online per la calendarizzazione immediata alla Camera del pdl ManifestA, USB, Rete Iside
La petizione a sostegno del progetto di legge che introduce il reato di omicidio sul lavoro, presentato la scorsa settimana da ManifestA, USB e Rete Iside Onlus, è anche online. La petizione è stata lanciata in occasione della mobilitazione del 22 aprile culminata nello sciopero operaio e nella manifestazione di Roma.
Di seguito il testo della petizione, indirizzata al presidente della Camera Roberto Fico, per chiederne la calendarizzazione immediata del progetto di legge.
Qui il link per firmare su Change.org
La USB chiede ai suoi iscritti di sostenere l’iniziativa, firmando la petizione e diffondendola sui posti di lavoro e fra i propri contatti.
Fermiamo la strage di lavoratori: introduciamo una legge che preveda il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro.
“Negli ultimi 5 anni in Italia oltre 4 mila lavoratrici e lavoratori sono morti sui luoghi di lavoro, quasi 4 milioni hanno riportato ferite a causa di tagli, schiacciamenti, urti, cadute dall'alto…, circa 300 mila hanno subito un danno permanente, oltre 300 mila si sono ammalati perché esposti ad agenti inquinanti ed a ritmi di lavoro usuranti. A fronte di questi numeri impressionanti le pene comminate ai responsabili della mancata osservanza delle previsioni di legge in materia di prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro sono pochissime e spesso irrilevanti.
Noi sottoscritti lavoratori e lavoratrici chiediamo al Presidente della Camera Roberto Fico di assicurare l'immediato avvio della discussione parlamentare della proposta di legge presentata dalle onorevoli Suriano, Emh, Sarli e Benedetti della componente ManifestA in collaborazione con la confederazione USB e la Onlus Rete Iside che prevede l'istituzione del reato di Omicidio sul lavoro e di lesioni personali sul lavoro gravi e gravissime.
La strage sui luoghi di lavoro è figlia dello sfruttamento per ottenere il massimo profitto da parte dei datori di lavoro. Pene molto più severe di quelle previste fin qui, la stigmatizzazione dei comportamenti che producono morte, invalidità, mutilazioni, la tutela dei delegati sindacali che denunciano alla magistratura comportamenti illegali o omissioni nei luoghi di lavoro possono contribuire a ridurre drasticamente un fenomeno che produce oltre mille morti l'anno e migliaia di lesioni gravi e gravissime di cui si conoscono responsabilità personali e collettive che non vengono adeguatamente perseguite.”